Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 dicembre 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio 2019, è stato approvato il nuovo Modello Unico di Dichiarazione Ambientale 2019 MUD e slitta al 22 giugno la presentazione del MUD 2019.

Il nuovo MUD, che va a sostituire integralmente il modello precedente, permetterà di acquisire i dati relativi ai rifiuti da tutte le categorie di operatori, in attuazione delle recenti normative europee, ed in attesa dell’operatività del Registro Elettronico Nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, come annunciato a seguito delle disposizioni del DL Semplificazioni.

Le imprese dovranno quindi, fino alla definizione di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti da parte del Ministero dell’Ambiente:

  • presentare il modello unico di dichiarazione ambientale (MUD);
  • tenere il registro di carico scarico;
  • utilizzare i formulari di trasporto anche in formato digitale

Risultano obbligati alla presentazione del MUD i seguenti soggetti:

trasportatori, commercianti ed intermediari senza detenzione, recuperatori, smaltitori, imprese ed enti produttori di rifiuti pericolosi, imprese ed enti (con più di dieci dipendenti) produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi

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