RISCHIO CHIMICO: REGOLAMENTO CLP IN VIGORE DAL 1 GIUGNO 2015

Ricordiamo che 1 Giugno 2015 è definitivamente entrato in vigore il Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio di sostanze e miscele chimiche. 

Tutti i produttori, miscelatori, ed utilizzatori si dovranno  confrontare  con le nuove classificazioni. Le novità introdotte non riguardano solo l’introduzione dei pittogrammi e la traduzione dalle vecchie frasi R alle nuove frasi H, ma diversi criteri di valutazione e di comunicazione della pericolosità delle sostanze e delle miscele.

Ad esempio:

  • FORMALDEIDE, che sarà classificata cancerogena accertata (Carc. 1B; H350);
  • STIRENE, che sarà classificato anche H361d (Sospettato di nuocere al feto);
  • ETILBENZENE, che sarà classificato anche H304 (Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie).

Deve essere aggiornata la VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO?

IL  DATORE DI LAVORO DEVE INNANZITUTTO CHIEDERE NUOVE SCHEDE DI SICUREZZA CONFORMI A REACH E CLP, in modo da valutare adeguatamente:

  1. le proprietà pericolose degli agenti chimici;
  2. le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell’immissione sul mercato tramite la relativa scheda di sicurezza.

La valutazione del rischio (DVR) deve essere aggiornata:

  • se cambia la classificazione dell’agente chimico;
  • se sono modificate le condizioni di utilizzo.

Alla luce di queste novità normative, i casi in cui la vecchia valutazione del rischio possa essere ritenuta pienamente valida sono quindi limitati. I nostri consulenti sono a disposizione per una verifica documentale al fine di  valutare se  siano necessarie revisioni ed aggiornamenti della valutazione dei rischi.

LE NOVITÀ SULLA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

Ricordiamo che dal 1 Giugno 2015 è definitivamente entrato in vigore  il nuovo elenco dei codici di identificazione dei rifiuti e la nuova codifica per le caratteristiche di pericolo definiti dal Regolamento CLP sulle sostanze chimiche.

Diventa quindi necessario effettuare una riclassificazione dei rifiuti pericolosi alla luce delle nuove indicazioni di pericolo. Per riclassificare i rifiuti occorre procedere per gradi seguendo un processo logico che parte dalla conoscenza del rifiuto. (v. Decisione 955/2014)

Quando classificare?

Il rifiuto deve sempre essere classificato prima che sia allontanato dal luogo di produzione.

Come classificare?

La Decisione 955/2014, fornisce alcune indicazioni per la corretta classificazione del rifiuto.

Quindi, per identificare un rifiuto occorre procedere come segue:

PUNTO 1 – Identificazione della costituzione del rifiuto: potrà essere effettuata sulla base della conoscenza del processo produttivo (in modo da poter desumere la composizione del rifiuto senza ulteriori approfondimenti)  oppure mediante analisi chimica di classificazione.

PUNTO 2 – Determinazione della classificazione dei vari componenti, ai sensi del CLP, utilizzando  le informazioni contenute nelle schede di sicurezza dei prodotti da cui deriva il rifiuto

PUNTO 3 – Classificazione del rifiuto sulla base dei nuovi criteri di assegnazioni

Azioni successive alla nuova classificazione?

– compilazione di nuove operazioni sui registri di carico/scarico cartacei

– predisposizione  SISTRI: dal  25 maggio 2015 è possibile  utilizzare le nuove caratteristiche di pericolo

– predisposizione di nuovi formulari o schede movimentazione

PER EVENTUALI CHIARIMENTI IN MERITO NON ESITATE A CONTATTARCI: I NOSTRI CONSULENTI SONO A DISPOSIZIONE PER SUPPORTARE LE AZIENDE NELLA CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI.

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