Dal 1° gennaio 2023 diventa obbligatorio nominare un consulente ADR per tutte le aziende che svolgono attività di spedizione, trasporto, imballaggio, carico e riempimento di merci o rifiuti pericolosi.

In particolare, dal 31 dicembre 2022 l’obbligo di nomina del Consulenza per la Sicurezza dei trasporti ADR è stato esteso anche alle imprese che effettuano spedizioni di rifiuti pericolosi su strada.

La nomina del Consulente per la sicurezza merci pericolose doveva avvenire entro il 31 dicembre 2022, pena, secondo l’art. 12 del D.Lgs. 35/2010, una sanzione amministrativa pecuniaria da €6.000 a €36.000.

Vediamo insieme i compiti del consulente ADR, quali aziende hanno l’obbligo di nominare il consulente ADR e quali sono esentate.

Obbligo consulente ADR

Chi è il consulente ADR?

La figura del consulente ADR (Consulente per la sicurezza ai trasporti di merci pericolose o DGSA) è stata introdotta con la direttiva CE 96/35, recepita in Italia con il D.Lgs. 40/2000, poi sostituito dal D.Lgs. 35/2010.

Il consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose su strada (ADR), per ferrovia (RID) e per vie navigabili interne (ADN) è una figura fondamentale per la sicurezza in azienda in merito alla gestione dei trasporti di merci pericolose.

Il consulente ADR può essere interno all’azienda o un collaboratore esterno, a patto che in entrambi i casi abbia svolto la formazione obbligatoria prevista per legge e seguito gli aggiornamenti periodici.

Cosa fa un consulente ADR?

I compiti del consulente ADR sono:

  • Guidare l’impresa in tutte le operazioni relative al trasporto di merci pericolose
  • Verificare l’attività, prassi e procedure che riguardano il trasporto di merci pericolose
  • Individuare i protocolli da seguire in modo conforme alla normativa
  • Verificare che vengano osservati i protocolli
  • Verificare le condizioni di sicurezza
  • Redigere una relazione annuale sulle attività inerenti al trasporto

Quando è obbligatorio il consulente ADR?

Tutte le aziende che effettuano attività legate a merci e rifiuti pericolosi sono obbligate a nominare il consulente ADR. L’obbligo è stato esteso anche alle aziende che “che partecipano al trasporto di merci pericolose solo come speditori”, comprese quelle che effettuano spedizioni occasionali o di quantitativi minimi di tali merci.

Nel capitolo 1.8.3 ADR, viene indicato quanto segue:

“Ogni impresa, la cui attività comporta la spedizione o il trasporto di merci pericolose su strada, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, deve nominare uno o più consulenti per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose, in seguito denominati «consulenti», incaricati di facilitare l’opera di prevenzione dei rischi per le persone, per i beni o per l’ambiente inerenti a tali attività”.

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Chi deve avere il consulente ADR?

Il D.Lgs. 35/2010, modificato dal D.M. 21/2013, stabilisce all’art 1 “che la disciplina normativa di cui all’ADR si applica al trasporto di merci pericolose effettuato su strada, per ferrovia o per via navigabile interna, sia all’interno dello Stato nazionale che tra gli Stati dell’Unione Europea, alle operazioni di carico e scarico, al trasferimento da un modo di trasporto ad un altro ed alle soste rese necessarie dalle condizioni di trasporto”.

In particolare, il capitolo 1.2 dell’ADR specifica quali sono i principali operatori coinvolti:

  • Imballaggio: impresa che riempie gli imballaggi con le merci pericolose, compresi i grandi imballaggi e gli IBC, e in caso prepara i colli ai fini del trasporto
  • Riempimento: impresa che riempie con merci pericolose una cisterna o un veicolo-batteria o CGEM, o un veicolo, un grande container o un piccolo container per il trasporto alla rinfusa
  • Carico: impresa che carica merci pericolose imballate, piccoli container o cisterne mobili su un veicolo o container, oppure che carica un container, un container per il trasporto alla rinfusa, un CGEM, un container-cisterna o una cisterna mobile su un veicolo;
  • Spedizione: impresa che spedisce merci pericolose per conto proprio o per conto terzi. Ha l’obbligo di presentare al trasporto una spedizione conforme alle disposizioni dell’ADR
  • Trasporto: impresa che esegue il trasporto con o senza contratto di trasporto. Ha l’obbligo di predisporre il veicolo e l’equipaggio, secondo le disposizioni dell’ADR;
  • Scarico: impresa che rimuove un container, un container per il trasporto alla rinfusa, un CGEM, un container-cisterna o una cisterna mobile; oppure che scarica merci pericolose imballate
  • Destinatari: impresa o persona fisica che riceve a destinazione finale le merci pericolose, secondo il contratto di trasporto.

Quando non serve nominare il consulente ADR?

Le eccezioni in cui la nomina del consulente ADR non è obbligatoria valgono per:

  • Aziende che trasportano merci pericolose al di sotto di determinate quantità
  • Aziende le aziende non effettuano, a titolo di attività principale o accessoria, trasporti di merci pericolose od operazioni d’imballaggio, di riempimento, di carico o scarico connesse a tali trasporti, ma effettuano occasionalmente trasporti nazionali di merci pericolose solo occasionalmente e con un grado minimo di pericolosità.

Le esenzioni valgono per le imprese che fanno un totale non superiore a 180 tonnellate in un anno, oppure, un massimo di 24 operazioni all’anno e non più di 3 operazioni in un mese.

Il 20 settembre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta il Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti recante la regolamentazione dei casi di esenzione dall’obbligo di nomina del consulente ADR del 7 agosto.

Leggi l’approfondimento

ADR: classificazione delle merci pericolose

Classifica merci pericolose:

ADR classificazione merci pericolose

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