Si avvicina la scadenza del 14 agosto 2025 per l’iscrizione al RENTRI (Registro Elettronico Nazionale della Tracciabilità dei Rifiuti) per le aziende che hanno un numero di dipendenti compreso tra 10 e 50.
Se la tua azienda produce o gestisce rifiuti, è fondamentale essere preparati. Ecco una guida pratica per capire cosa fare per il RENTRI.
Per approfondire: Modalità operative RENTRI
Cos’è il RENTRI e come iscriversi
Il RENTRI è il sistema digitale introdotto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per tracciare i rifiuti speciali, sia pericolosi che non pericolosi. Il RENTRI mira a migliorare la trasparenza, la tracciabilità e la correttezza della gestione dei rifiuti, digitalizzando i processi che in precedenza erano gestiti tramite registri e formulari di identificazione del rifiuto (FIR) cartacei.
L’iscrizione al RENTRI avviene tramite il portale www.rentri.gov.it al quale si accede tramite SPID, CIE o CNS.
A cosa serve?
Il RENTRI serve a:
- Tracciare in tempo reale l’intero ciclo di vita del rifiuto, dalla sua produzione al suo smaltimento o recupero
- Semplificare gli adempimenti per le aziende, riducendo la burocrazia e gli errori attraverso un modello di gestione digitale
- Contrastare l’illegalità nel settore dei rifiuti, grazie a controlli più stringenti
- Favorire l’economia circolare incentivando il recupero e il riciclo dei materiali
Per chi è obbligatorio il RENTRI?
L’obbligo di iscrizione al RENTRI e di successiva trasmissione dei dati riguarda una vasta platea di soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti. In generale, l’iscrizione è obbligatoria per:
- Produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi
- Produttori iniziali di rifiuti speciali non pericolosi che superano determinate soglie di produzione (definite dalla normativa)
- Detentori e trasportatori di rifiuti
- Intermediari e commercianti di rifiuti senza detenzione
- Gestori di impianti di recupero e smaltimento rifiuti
- Trasportatori di rifiuti (per conto proprio o di terzi) e intermediari
- Soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 152/2006, con riferimento ai rifiuti non pericolosi: si tratta dei rifiuti prodotti nell’ambito delle lavorazioni industriali, artigianali, e delle attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, rifiuti da abbattimento di fumi, fosse settiche e reti fognarie
I soggetti non obbligati possono iscriversi al RENTRI volontariamente con la possibilità di cancellarsi in qualsiasi momento.
Guida alla compilazione RENTRI: come funziona
Il funzionamento del RENTRI si basa sulla trasmissione telematica dei dati relativi ai movimenti dei rifiuti. Questo avviene attraverso:
- Registri cronologici di carico e scarico digitali: sostituiscono i vecchi registri cartacei e devono essere compilati telematicamente tramite il portale RENTRI
- Formulari di identificazione del rifiuto (FIR) digitali: accompagnano il trasporto dei rifiuti e attestano l’avvenuto conferimento, richiedendo la validazione digitale
RENTRI senza iscrizione: cosa succede e le scadenze
L’obbligo di iscrizione al RENTRI è entrato in vigore a dicembre dello scorso anno in tempistiche diverse a seconda del numero di dipendenti delle singole aziende. Se la tua azienda rientra tra quelle obbligate e non hai ancora provveduto all’iscrizione, è cruciale agire subito per evitare sanzioni. La mancata iscrizione o la non corretta trasmissione dei dati può comportare sanzioni amministrative pecuniarie significative.
Le prossime scadenze per la registrazione al RENTRI sono le seguenti:
- Dal 15 giugno ed entro il 14 agosto 2025: produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 10 e fino a 50 dipendenti
- Entro il 13 febbraio 2026: tutti gli altri produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi obbligati all’iscrizione (con fino a 10 dipendenti)
Si ricorda che le aziende con più di 50 dipendenti avevano già l’obbligo di iscriversi entro il 12 febbraio 2025. Inoltre, dal 12 febbraio i registri e i formulari utilizzabili sono solo ed esclusivamente quelli presenti sul portale RENTRI.
RENTRI e MUD: qual è il legame?
In questa prima fase, il RENTRI e il MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale) sono due strumenti complementari per la tracciabilità dei rifiuti. Mentre il RENTRI si concentra sulla tracciabilità in tempo reale dei singoli movimenti di rifiuti, il MUD è una dichiarazione annuale riassuntiva dei dati sui rifiuti prodotti e gestiti nell’anno precedente.
Con l’avvento del RENTRI, le informazioni contenute nel MUD verranno progressivamente prelevate, in parte o totalmente, dal sistema RENTRI stesso. Questo processo mira a semplificare ulteriormente gli adempimenti per le aziende, evitando duplicazioni di informazioni e razionalizzando i flussi di dati.
ATTENZIONE: Grazie all’interoperabilità con RENTRI e alla flessibilità dei suoi processi, il nostro software in cloud ti garantisce la totale conformità nella gestione dei rifiuti.

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