Nuove e allettanti opportunità per le imprese grazie al PNRR (Piano di Ripresa e Resilienza) e il Piano di Transizione 4.0! In risposta alla crisi dovuta alla pandemia, sono stati approvati fondi attraverso i quali le imprese possono investire per innovare e digitalizzare i propri processi produttivi. Così facendo, le imprese aumenteranno la competitività, l’efficienza e la sostenibilità delle filiere produttive.

In particolare, il PNRR si articola in 6 missioni:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  4. Istruzione e ricerca;
  5. Inclusione e coesione;
  6. Salute.

All’interno della prima missione, “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, rientra il Piano di Transizione 4.0, ossia una serie di incentivi attuati attraverso Crediti di imposta.

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Transizione 4.0: come funziona?

Dedicato agli investimenti delle imprese in beni materiali e immateriali, il Piano Transizione 4.0 ha l’obiettivo di rafforzare il tasso d’innovazione delle imprese e incentivare l’investimento nel digital e in competenze manageriali e digitali.
Per questo, rappresenta un’occasione da sfruttare per avviare una trasformazione digitale dei processi produttivi della propria azienda.

Vengono riconosciute tre differenti tipologie di credito d’imposta:

  • Investimento in beni materiali e immateriali connessi alla trasformazione digitale dei processi produttivi
  • Ricerca, sviluppo e innovazione
  • Attività di formazione sulla digitalizzazione e di sviluppo delle relative competenze

I crediti vengono riconosciuti in relazione agli investimenti effettuati nel biennio 2021-2022. Inoltre, le agevolazioni sono cumulabili con altri finanziamenti come quelli regionali, nazionali o europei.

Transizione 4.0: a chi spetta?

Possono accedere al Piano Transizione 4.0 tutte le imprese residenti in Italia (indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale) che effettuano investimenti (dal 16 novembre fino al 31 decembre 2022) nelle aree indicate e destinati a strutture operative all’interno del territorio nazionale.
Inoltre, una condizione necessaria per accedere al credito d’imposta è il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro e il corretto versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Leggi anche: Credito d'imposta in ricerca, sviluppo e investimenti in beni strumentali

Transizione 4.0 quali sono le aliquote e il credito d’imposta?

Beni materiali e immateriali:

  • Incremento al 10% del credito beni strumentali materiali (ex super) per il 2021
  • Incremento al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile
  • Estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e al 6% per investimenti effettuati nel 2022

Beni materiali 4.0

  • Per spese inferiori a 2,5 milioni:
    • aliquota al 50% nel 2021
    • aliquota al 40% nel 2022
  • Per spese superiori a 2,5 milioni e fino a 10 mln aliquota al:
    • 30% nel 2021
    • 20% nel 2022
  • Per spese superiori a 10 milioni e fino a 20 milioni aliquota al:
    • 10% nel 2021 e nel 2022.

Beni immateriali 4.0

  • Incremento dal 15% al 20%;
  • Massimale da 700 mila a 1 milione.

Ricerca & Sviluppo, Innovazione, Design e Green

Ricerca e sviluppo

  • incremento al 20% e massimale a 4 milioni

Innovazione tecnologica

  • incremento al 10% e massimale a 2 milioni

Innovazione green e digitale

  • incremento al 15% e massimale a 2 milioni

Design e ideazione estetica

  • incremento al 10% e massimale a 2 milioni

Credito Formazione 4.0

Il credito d’imposta per la formazione 4.0 è riconosciuto nel biennio interessato dalle nuove misure (2021 e 2022).

Il credito d’imposta per la formazione 4.0 è così riconosciuto:

  • micro e piccole imprese il 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.00
  • medie imprese il 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000
  • grandi imprese il 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000
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Come usufruire del credito d’imposta Transizione 4.0?

Il credito è usufruibile in compensazione con il modello F24 e, a differenza del 2020, l’agevolazione verrà goduta in 3 quote annuali (prima erano 5) di pari importo.

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo in cui sono state sostenute le spese e fino a utilizzo concluso.

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Just Consulting esegue attività di consulenza, verifica della conformità in ottica 4.0 e perizia giurata, al fine di verificare sia la conformità del bene 4.0 ai requisiti obbligatori necessari per accedere al credito d’imposta che l’interconnessione al sistema aziendale.

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