A maggio il via per i vaccini in azienda!

L’INAIL, i Ministeri del Lavoro e della Salute, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e la struttura di supporto alle attività del commissario straordinario per l’emergenza, hanno elaborato un documento in cui vengono chiarite le indicazioni riguardo i requisiti e la procedura da seguire per l’attivazione dei punti vaccinali destinati a lavoratrici e lavoratori.

I vaccini anti-Covid in azienda rappresentano un’opportunità aggiuntiva rispetto alle modalità ordinarie del piano vaccinale nazionale, che sarà sempre garantito (qualora il lavoratore non intenda aderire alla vaccinazione in azienda rispetterà le tempistiche dettate dal piano nazionale di vaccinazione).

Tutte le imprese possono candidarsi, non c’è un requisito minimo e il vaccino sarà offerto a tutti i lavoratori a prescindere dalla tipologia del contratto. I costi dei vaccini e i dispositivi per la somministrazione sono a carico dei Servizi Sanitari Regionali territorialmente competenti.

Vaccini in azienda

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Vediamo insieme le indicazioni tecniche ad interim pubblicate dall’INAIL per la vaccinazione anti-COVID-19 nei luoghi di lavoro, anche con il coinvolgimento di medici competenti.

Indice

Link utili: Aggiornamento Covid-19

Presupposti imprescindibili per la vaccinazione in azienda

Costituiscono presupposti imprescindibili della vaccinazione in azienda:

vaccini Covid-19 in azienda
  • la disponibilità di vaccini
  • la disponibilità dell’azienda
  • la presenza del medico competente o di personale sanitario adeguatamente formato
  • la sussistenza delle condizioni di sicurezza per la somministrazione del vaccino
  • l’adesione volontaria e informata dei lavoratori, la tutela della loro privacy e la prevenzione di ogni forma di discriminazione

Requisiti preliminari per effettuare la vaccinazione in azienda

  • La vaccinazione in azienda deve prevedere la presenza di materiali, attrezzature e farmaci necessari allo svolgimento in sicurezza di tutte le attività
  • Strumenti informatici che permettano la registrazione dell’avvenuta inoculazione del vaccino (secondo le modalità fissate a livello regionale).

Indipendentemente dal numero di lavoratori o lavoratrici, le aziende e i datori di lavoro possono manifestare la loro disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione nei luoghi di lavoro.

Nell’elaborazione dei piani aziendali per la vaccinazione, i datori di lavoro assicurano il confronto con il Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel Protocollo del 24 aprile 2020, e saranno sottoposti all’Azienda Sanitaria di riferimento, nel rispetto delle Indicazioni ad interim e delle eventuali indicazioni specifiche emanate dalle Regioni e dalle Province Autonome per i territori di rispettiva competenza.

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Oneri a carico del Datore di Lavoro e Medici aziendali

La realizzazione punti vaccinali territoriali nei luoghi di lavoro e i relativi oneri sono a carica del datore di lavoro o delle rispettive associazioni di categoria, ad eccezione di:

  • vaccini (la fornitura è a carico della Struttura di supporto al Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 per il tramite dei Servizi Sanitari Regionali competenti)
  • dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi)
  • strumenti formativi
  • strumenti per la registrazione delle vaccinazioni

A tal proposito, all’interno dei piani aziendali, il datore di lavoro specifica il numero di vaccini richiesti per le lavoratrici e i lavoratori che si sono resi disponibili a ricevere la somministrazione, in modo da consentire all’Azienda Sanitaria di riferimento la programmazione dell’attività di distribuzione.

Per la somministrazione del vaccino, si potrà fare ricorso al medico aziendale, a strutture sanitarie in possesso dei requisiti per la vaccinazione o strutture INAIL.

Il medico competente deve fornire ai lavoratori adeguate informazioni sui vantaggi e sui rischi connessi alla vaccinazione e sulla specifica tipologia di vaccino.

somministrazione vaccini in azienda, medico competente

Per la formazione del personale coinvolto nelle operazioni di vaccinazione, sulla piattaforma Eduiss (Istituto superiore di sanità dedicata alla formazione a distanza in salute pubblica) è disponibile il corso “Campagna vaccinale Covid-19: la somministrazione in sicurezza del vaccino anti Sars-CoV- 2/Covid-19”, che sarà integrato con un modulo specifico per la vaccinazione nei luoghi di lavoro.

Vaccini in azienda: seconda dose

L’impresa in cui avvengono le vaccinazioni è tenuta a programmare anche la somministrazione della seconda dose, quando prevista, secondo le modalità e le tempistiche del vaccino utilizzato.

Si specifica che, le persone che hanno manifestato una reazione grave alla prima dose, non devono sottoporsi alla seconda dose in ambito lavorativo e devono essere inviate alla competente Azienda sanitaria di riferimento per le necessarie valutazioni.

Vaccini in azienda: spazi e somministrazione

Gli spazi destinati alla somministrazione del vaccino possono essere predisposti in azienda, allestiti presso punti vaccinali territoriali predisposti dalle associazioni di categoria di riferimento. Le imprese più piccole possono accordarsi con quelle più grandi o appoggiarsi alle strutture INAIL.

La registrazione dell’avvenuta inoculazione deve essere effettuata subito dopo la somministrazione.

Il lavoratore vaccinato deve rispettare un periodo di osservazione post-vaccinazione per almeno 15 minuti in luoghi idonei, in modo da poter intervenire immediatamente in presenza di reazioni avverse a rapida insorgenza. Queste, dovranno essere registrate secondo le modalità di segnalazione previste dalla Regione o Provincia autonoma di riferimento.

Per le vaccinazioni di eventuali soggetti a rischio, si raccomanda di indirizzarli all’azienda sanitaria competente, così da essere vaccinati in un ambiente protetto.

Obbligo di vaccinazione e Modulistica

La somministrazione del vaccino in azienda avviene su base volontaria.

Sono stati resi disponibili i moduli di consenso, che dovranno essere accompagnati dalla nota informativa specifica per il tipo di vaccino somministrato al lavoratore, e i quesiti per il triage pre-vaccinale e anamnesi Covid-correlata.

Tempistiche

Il canale per la vaccinazione aziendale sarà parallelo alla rete di vaccinazione ordinaria e non alternativo.

Il piano nazionale, diviso in priorità per patologie o per età, prevede che la vaccinazione in azienda possa procedere indipendentemente dall’età dei lavoratori, a patto che vi sia disponibilità di vaccini.

Inoltre, la partenza a maggio garantisce il superamento del criterio per fasce d’età, in quanto gli over 70, secondo il piano nazionale vaccinale, dovrebbero essere già tutti in sicurezza.

Il tempo necessario per la vaccinazione, se cade in orario di lavoro, sarà equiparato a orario di lavoro, mentre, i giorni successivi necessari a smaltire eventuali effetti avversi, conteranno come malattia.

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